«Cammino.Alsolpensierodivedertimiblocco.Hopaura.Capiscocheseitu.Édinuovogiorno.Esisteunapartedimechenonavevopresoinconsiderazione.Lìprontoacompierelamossasuccessiva,sonounvagantepadronedelmiosconosciutodestino.Milibero».
Questi,
sono
alcuni
appunti
e
impressioni
che
Marco
De
Ieso
ha
annotato
in
un
diario
durante
i
giorni
della
residenza
artistica
a
Lunetta11.
Partendo
dal
tema
della
residenza,
nel
quale
è
stato
chiesto
di
approfon
dire
il
rapporto
tra
l’arte
contemporanea
e
il
territorio
in
cui
questa
viene
ad
installarsi,
in
Mondo
Nuovo
il
fotografo
ha
deciso
di
concentrarsi
in
particolare
sui
sentimenti,
le
emozioni
e
le
reazioni
che
scaturiscono
nelle
persone
della
comunità
local
e
quando
un
elemento
esterno,
come
l’opera
d’arte,
modifica
la
fruizione
e
la
destinazione
di
luoghi
e
paesaggi.
Un
incontro
che
non
incide
solo
sul
territorio
ma
che
segna
fortemente
anche
il
significato
dell’opera
stessa,
lontana
dai
luoghi
istituzionali
come
le
pareti
bianche
di
una
galleria
o
le
solenni
sale
di
un
museo.
Un
incontro
che
crea
frizione,
sprigionando
un’energia
che
invade
il
territorio
nel
quale
l’arte,
l’alieno,
interviene
rivoluzionando,
più
o
meno
radicalmente,
la
prospettiva
dei
luoghi
in
cui
questa
s’insedia,
svelando
nuovi
punti
di
osservazione.
In
questo
incontro
di
fronte
all’alienus
,
dal
latino
straniero,
De
Ieso
restringe
ulteriormente
il
campo
di
analisi
sulle
due
reazioni
istintive
e
opposte
della
fuga
e
dell’accettazione.
La
fo
rma
del
dittico
aiuta
a
rafforzare
questa
contrapposizione
mettendo
a
confronto
le
opere
con
le
due
reazioni,
mentre
l’utilizzo
del
bianco
e
nero,
per
sua
natura
astrazione
della
realtà
a
colori,
ci
conduce
in
una
dimensione
di
sospensione
dal
quotidiano
d
ove
protagonista
diventa
la
tensione
e
l’energia
scaturita
dall’incontro
tra
arte
e
territorio,
simboleggiata
dal
bianco
iridescente
protagonista
etereo
delle
immagini.
Pietro Bucciarelli è un fotografo italiano classe 1998. La sua ricerca visiva è volta a trovare risposte
estetiche ricche di significati diversi. A volte esplicito, a volte il risultato di bugie, favole e sogni.
Dopo un breve periodo presso Cesura come assistente studio, ha completato una residenza artistica presso Fabrica (Communication Research Center Benetton) da settembre 2021 a febbraio
2022. A Treviso ha continuato fino a luglio 2022 come assistente/fotografo presso Benetton, continuando comunque a sviluppando anche i suoi progetti personali.
Alcuni suoi lavori sono stati pubblicati su diverse riviste come i-D, Perimetro, Yogurt Magazine, T-Mag, C41, FotoRoom, Decalogue magazine, Splash & Grab, L'essenziale Studio Journal, e inCf
magazine. Nel 2020 è stato selezionato in “Italia '90” (Condominio) con il progetto “Breve storiella
di una persona scomparsa e ritrovata stanca sulla luna rossa”.
Nel 2021 finisce di stampare "Sognacci", il suo primo manichino fotografico, frutto di un anno di
sogni lucidi. Nel 2022 presenta la sua installazione "Azione del tempo in tre atti" nella mostra
"Later came early”. Nel 2022 è stato finalista al FE+SK Book Award (Fotografia Europea +
Skinnerboox) con il progetto “Learning how to hide”.