PIETRO BUCCIARELLI

Pietro Bucciarelli

Dosio Vigneti, Regione Serradenari 6, La Morra
«Cammino. Al sol pensiero di vederti mi blocco. Ho paura. Capisco che sei tu. É di nuovo giorno. Esiste una parte di me che non avevo preso in considerazione. pronto a compiere la mossa successiva, sono un vagante padrone del mio sconosciuto destino. Mi libero».

Questi, sono alcuni appunti e impressioni che Marco De Ieso ha annotato in un diario durante i giorni della residenza artistica a Lunetta11. Partendo dal tema della residenza, nel quale è stato chiesto di approfon dire il rapporto tra l’arte contemporanea e il territorio in cui questa viene ad installarsi, in Mondo Nuovo il fotografo ha deciso di concentrarsi in particolare sui sentimenti, le emozioni e le reazioni che scaturiscono nelle persone della comunità local e quando un elemento esterno, come l’opera d’arte, modifica la fruizione e la destinazione di luoghi e paesaggi. Un incontro che non incide solo sul territorio ma che segna fortemente anche il significato dell’opera stessa, lontana dai luoghi istituzionali come le pareti bianche di una galleria o le solenni sale di un museo. Un incontro che crea frizione, sprigionando un’energia che invade il territorio nel quale l’arte, l’alieno, interviene rivoluzionando, più o meno radicalmente, la prospettiva dei luoghi in cui questa s’insedia, svelando nuovi punti di osservazione. In questo incontro di fronte all’alienus , dal latino straniero, De Ieso restringe ulteriormente il campo di analisi sulle due reazioni istintive e opposte della fuga e dell’accettazione. La fo rma del dittico aiuta a rafforzare questa contrapposizione mettendo a confronto le opere con le due reazioni, mentre l’utilizzo del bianco e nero, per sua natura astrazione della realtà a colori, ci conduce in una dimensione di sospensione dal quotidiano d ove protagonista diventa la tensione e l’energia scaturita dall’incontro tra arte e territorio, simboleggiata dal bianco iridescente protagonista etereo delle immagini.
Pietro Bucciarelli
Pietro Bucciarelli
Pietro Bucciarelli
Pietro Bucciarelli è un fotografo italiano classe 1998. La sua ricerca visiva è volta a trovare risposte estetiche ricche di significati diversi. A volte esplicito, a volte il risultato di bugie, favole e sogni. Dopo un breve periodo presso Cesura come assistente studio, ha completato una residenza artistica presso Fabrica (Communication Research Center Benetton) da settembre 2021 a febbraio 2022. A Treviso ha continuato fino a luglio 2022 come assistente/fotografo presso Benetton, continuando comunque a sviluppando anche i suoi progetti personali. Alcuni suoi lavori sono stati pubblicati su diverse riviste come i-D, Perimetro, Yogurt Magazine, T-Mag, C41, FotoRoom, Decalogue magazine, Splash & Grab, L'essenziale Studio Journal, e inCf magazine. Nel 2020 è stato selezionato in “Italia '90” (Condominio) con il progetto “Breve storiella di una persona scomparsa e ritrovata stanca sulla luna rossa”. Nel 2021 finisce di stampare "Sognacci", il suo primo manichino fotografico, frutto di un anno di sogni lucidi. Nel 2022 presenta la sua installazione "Azione del tempo in tre atti" nella mostra "Later came early”. Nel 2022 è stato finalista al FE+SK Book Award (Fotografia Europea + Skinnerboox) con il progetto “Learning how to hide”.